Ampliato il credito d’imposta per spese di sanificazione e dispositivi di protezione
La ripresa delle attività commerciali e produttive sembra sempre più una misura non postergabile, accademici ed economisti sono ormai concordi nel lamentare gli effetti disastrosi che la serrata dell’economia potrebbe generare se protratta troppo a lungo. Da qui l’esigenza di ricominciare e di farlo il prima possibile ma tenendo sempre d’occhio le nuove misure di sicurezza sanitaria imposte dalla diffusione del Covid-19. Distanziamento sociale, sanificazione e utilizzo di dispositivi individuali di protezione rappresentano un elemento imprescindibile.
In quest’ottica il decreto Liquidità (D.L. n. 23 del 2020), allo scopo di potenziare le misure per la sicurezza dei lavoratori volte a limitare l’esposizione accidentale dei medesimi agli agenti biologici, ha ampliato il credito d’imposta fruibile per la sanificazione degli ambienti, prevedendo la possibilità di utilizzo del medesimo anche per l’acquisto di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale.
Ambito oggettivo – Il credito d’imposta per le spese di sanificazione, invero, era stato originariamente introdotto dall’articolo 64 del decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020), ma ad oggi risulta ampliato in quanto potranno fruire dell’agevolazione anche le spese per l’acquisto di attrezzature volte a evitare il contagio del virus COVID-19 nei luoghi di quali mascherin e guanti, visiere o occhiali protettivi, tute e calzari.
Sono, inoltre, agevolabili gli acquisti di detergenti mani e disinfettanti.
lnoltre, l’agevolazione è estesa all’acquisto e all’installazione di dispositivi ambientali di sicurezza quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi.
Ambito soggettivo – Il credito d’imposta potrà es sere fruito per le s pese citate dai s oggetti esercenti attività d’impresa, arte o profess ione. Potranno usufruire del bonus tutte le imprese a prescindere dalle dimensioni.
In cosa consiste l’agevolazione
La misura prevede il riconoscimento di un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute nel periodo d’imposta 2020 per l’acquisto degli specifici prodotti citati per un mas simo di 20 mila euro per ciascun beneficiario. È inoltre previsto un tetto massimo complessiva di spesa agevolabile nella misura di 50 milioni di euro. Non è quindi certo che i/ plafond di spesa stanziato sia in grado di soddisfare tutte le richieste degli aventi diritto.
Si ritiene che le modalità operative di gestione del contributo saranno fissate con apposite dis posizioni attuative. All‘uopo si ricorda che la normativa rimanda ad uno specifico decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, da adottare di concerto con il Ministro deII’Economia e delle Finanze cui dovrebbe spettare il compito di stabilire in dettaglio i criteri e le modalità di fruizione del credito in parola.